Vigneto situato a Neive
a sud-est, ben assolato.
Altitudine 300 m s.l.m.
5,2 ettari: età media 20 anni su marne di Sant'Agata (strati marnosi con presenza di limo e argilla)
Nebbiolo
Manuale nella seconda decade di ottobre
Pigiamo e diraspiamo l’uva appena raccolta. La fermentazione è spontanea in vasche di acciaio inox a 27°-28°C.
La macerazione a cappello sommerso
dura circa 20 giorni. La fermentazione malolattica è spontanea in acciaio. Stabilizzazione a freddo naturale. Il primo affinamento è di 12 mesi circa in botti grandi di rovere (da 30 hl a 50 hl). Il vino lo affiniamo ancora in bottiglia
per circa 9 mesi.
Formati disponibili: lt 0.75, lt 1.5 e lt 3
Alcool 13,5%-15% vol.
a seconda delle annate
Rosso granato intenso che negli anni tende all’aranciato. Profumo di violetta e rosa canina con sentori inebrianti di spezie, liquirizia e confettura e cipria. Sapore asciutto, gradevolmente tannico e armonico, di gentile robustezza, rivela consistenza
e straordinaria aristocrazia.
L’attesa si dice sia il piacere stesso. Il Basarin ama farsi aspettare (fino a 15 anni) per preparare adeguatamente
il suo bouquet, ammorbidire dolcemente i suoi tannini, trovare il suo perfetto equilibrio
e diventare il principe del Barbaresco.
Conservatelo in ambiente privo di luce e poco umido, a temperatura costante mai superiore a 20° C.Bevetelo a circa 18°-20° C, servito in un calice capiente e panciuto (barbaresco) con apertura dritta o che si allarga in alto per sprigionare appieno il corredo aromatico intenso e complesso. Per la degustazione è consigliabile l’apertura della bottiglia almeno un’ora prima.
La selvaggina è consigliata
per godere della sua purezza. Classico intramontabile
il cinghiale al “civet”. Tagliatelle con ragù di anatra? Volete un formaggio? Castelmagno e Grana padano stagionato
Vi invitiamo a provarlo con un filetto alla liquirizia con cipolle di Tropea. Se amate sperimentare allora abbinatelo con un dolce: una torta alle rose o preparate uno zabaione al Barbaresco.